Letto1232volte
Il tuo naso, l’odore dei tuoi capelli, il tempo che hai sprecato, l’aria che respiri, il cazzo che te ne frega, gli struggimenti che non hai.
La roccia alla quale mi aggrappo per non farmi portare via dalla corrente. Le parole che scrivo sul bugiardino della pillola anticoncezionale. La pace, che ormai dura appena il tempo di qualche minuto, ma a volte è sufficiente per vincere qualche piccola guerra privata. Le valigie, i treni persi. Alcuni grandi amori finiti che mi porto sulle spalle. La mancanza, della quale bisogna avere rispetto. La distanza è necessaria.
Il cuore, il mio un po’ più a nord della pancia, un po’ più a sud degli occhi. Il tuo, tra le orecchie.
I rullini, i vinili vecchi ma nuovi. Gli esperimenti culinari. Le emicranie, la preoccupazione. Gli abbracci. Gli abbracci. Gli abbracci. Che non sono mai abbastanza. La lista dei vecchi film da recuperare. Qualche rossetto per farmi sentire più bella. I capelli bianchi. Decine, centinaia di capelli bianchi. Quel poster introvabile che alla fine ho trovato. Il mascara, anche se non era vero che era waterproof.